venerdì 26 luglio 2013

MULIGNANE SPACCATE ('a ricetta di zia Rafilina)


O spaccate o alla scarpona ma questa ricetta fatta con le melanzane assolutamente fritte, almeno una volta all'anno, e nel periodo giusto, bisogna farla.
Se no che staggione (estate) è?
Anche per questo piatto, tipico del napoletano, le versioni possono essere diverse, c'è chi ci mette la mozzarella chi le olive nere, io la propongo come la faceva zia Rafilina, (eccola la con un'altra zia) la quale ci metteva.... 
vabbè, ve lo descrivo dopo, se no che lo faccio a fare sto blog, solo per parlare di ricette?
Zia Rafilina (Raffaella)  era la prima sorella di papà, con una differenza di età con mio padre talmente esagerata che era coetaneo della sua prima figlia.
Cioè mamma (mia nonna) e figlia (la zia) incinte nello stesso periodo. 
Certo questo accadeva principalmente al sud  e più che altro nel dopoguerra, la media dei figli era di almeno 10 a coppia.
Non sto a dirvi quanti cugini ho, e quanti  arrivavano a frotte la domenica pomeriggio a trovare i genitori di mio padre.
Come ho avuto già modo di dire, noi  abitavamo con i nonni, e in quelle domeniche 'o burdell' (il chiasso) che facevamo era fuori misura.
A proposito di burdell', visto che io ero una ragazzetta vivace e i nonni non mi sopportavano, spesso mi spedivano, appunto,  a casa di zia Rafilina.
A me piaceva tanto, mi divertivo soprattutto perché mettevo in atto quello che mi riusciva meglio:  fare i dispetti.
Una volta mentre la zia passava i pomodori per fare la salsa, io presi una manciata di pellecchie e le tirai giù dal quinto piano esatto esatto nel cesto del piattaio, cioè quel signore, che in cambio di panni dismessi, regalava dei piatti bianchi, in quel caso però rossi perchè pieni di pelli e semi di pomodori.
Usava al tempo, per consegnare la posta, che il portalettere si mettesse sotto ai balconi, fischiasse con un fischietto e ad alta voce diceva il nome del mittente della lettera (alla faccia della privacy).
L 'interessato calava con una corda un paniere dove veniva posta la missiva.
Quando toccava alla famiglia Benincasa quel paniere lo calavo io, ma lo indirizzavo al centro della testa di quello del terzo piano il quale, tutte le volte, arrivava a casa della zia urlando come un pazzo contro di me con la mano sulla testa dolorante.
A volte alternavo il paniere a qualche sputo, poi scappavo in casa e facevo finta di nulla.
Dai ancora una cosa e poi scrivo la ricetta, e questa riguarda la zia, una piccola descrizione.
Sempre sorridente, denti bellissimi occhi azzurri come quelli di zia Ninina (la sorella) mai vista arrabbiata e tutte le sere dopo la chiacchierata al telefono con la nuore diceva sempre la stessa cosa:
E va Marì va,  e mettendo giù la cornetta andava in camera sua e, d'inverno il freddo era tale che lei,  invece di spogliarsi per mettersi a letto, si vestiva.
Calze lunghe, sottoveste di lana, mutandoni, camicia di flanella e scialle, si levava le forcine e quei lunghi e lucidi capelli neri li scioglieva sulle spalle, poi andava a dormire.
Bella zia Rafilina, tanto. Io sono quasi cresciuta nella sua casa, non ci si annoiava mai da lei con tutti quei figli, sempre piena di gente, e poi mi faceva le melanzane, quelle spaccate, quelle che piacevano a me.

MELANZANE SPACCATE

Ingredienti per 4 persone
8 melanzane fini e lunghe,
olio evo
olio di semi di arachidi
aglio,
capperi sotto sale
tanto basilico,
pomodori pelati 400 gr
sale q.b.

Preparazione:
Spuntiamo e laviamo le melanzane, senza sbucciarle, tagliamole in due nel senso della lunghezza, praticando nel mezzo dei tagli longitudinali cospargiamole di sale fino.
Lasciamo che spurghino la loro acqua per almeno 20 minuti  dopodiché le strizziamo e le  friggiamo in olio di semi di arachidi
Da parte prepariamo un sughetto facendo imbiondire uno spicchio di aglio tagliato a pezzetti  in due cucchiai di olio evo, aggiungiamo i pelati i capperi dissalati e un pizzico di origano, saliamo con moderazione.
Cotto il sughetto lo mettiamo all’interno delle melanzane che faremo insaporire alla fine per qualche  minuto aggiungendo del basilico fresco.




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