Volevo raccontarvi la storia delle polpette, allora ho chiamato Rossella al telefono e le ho chiesto di ricordarsi con me di quella domenica a casa di Angela, quando si fece quel pranzo tutto calabrese, ebbene dal ridere non riuscivamo neanche a parlare nel ricordarci di quella giornata.
Chi sono Angela e Rossella?
Due amiche/colleghe, due donne molto diverse fra loro, ma con tre caratteristiche che le accomunano:
simpatia, generosità e conto in banca perennemente in rosso.
Angela ama viaggiare e vestire bene, se decide o per l'una o per l'altra cosa e non ha i soldi è meglio starle alla larga.
Un giorno arrivò in ufficio dicendo:
<< Ragazze ho visto una giacca gialla, la voglio, mi serve, prestatemi 200 mila lire poi ve li renderò>>
<< Ma sei matta? prestarti dei soldi per una stupidata del genere? >>
Fu un tormentone che andò avanti per mesi e mesi , quel rifiuto non ce lo perdonò mai, al punto che, l'estate successiva, voleva andare al mare e stranamente era a corto di liquidi, noi, temendo la replica della "giacca gialla" le prestammo i soldi e la spedimmo in Croazia, per disperazione credetemi, solo per disperazione.
Se avevi un segreto e le dicevi "Angela non dire niente a nessuno" bene, dall'ufficio protocollo situato a piano terra, alla presidenza che era al trentesimo piano tutto il Pirellone ne veniva a conoscenza nel giro di 2 giorni.
L'errore era solo la frase "non dire niente a nessuno", ecco li le scattava il trip, se ne facevi a meno il segreto rimaneva fra te e lei.
Eri tu a sbagliare, peccato che l'abbiamo capito solo dopo anni.
Un venerdì arrivò dicendo che le servivano assolutamente degli stivali, costavano centomila lire.
Ecco, ci risiamo ci siamo dette io e Rossella. :-(
E qui comincia la storia delle polpette.
Il caso volle che per la domenica successiva aveva organizzato a casa sua un pranzo calabrese cucinato tutto dalla Rosy.
Eravamo un po' di colleghe.
Rossella, preparò i "maccaruni i casa" con il ferretto e le polpette nel sugo per condirli, e sempre per la sua esagerata generosità ne fece chili e chili, tanto che finimmo di mangiare verso le 15 satolle come delle uova.
Angela si alzo per sparecchiare e prendendo il piatto da portata con le polpette avanzate (praticamente una sessantina credo) portandole in cucina disse:
<< Pòta (è bergamasca) sono così piena che non ne mangerei una neanche se mi pagassero >>
<< Angela, centomila lire qui, subito al momento, se mangi TUTTE le polpette>>
Mi ero disgraziatamente dimenticata della richiesta di soldi per gli stivali fatta due giorni prima.
Mi guardò, capì che facevo seriamente, si risedette a tavola e si rialzò dopo più di tre ore solo quando il piatto di polpette fu completamente VUOTO.
Firmai l'assegno senza battere ciglio.
Il giorno dopo non venne in ufficio, ebbe qualche problema ad addormentarsi per via della digestione. Ma il martedì mattina prima di timbrare il cartellino passò dal calzaturificio; stivali in pelle, neri, tacco 12 e con la punta (erano tanto di moda).
Ve la lascio immaginare la sua aria trionfale quando mise piede nel mio ufficio, io zitta, me l'ero cercata.
Ecco queste sono Angela e Rossella, abbiamo condiviso anni di lavoro, qualche litigata, anche delle lacrime se c'era un dolore, ma tante, tante ma proprio tante risate.
Eccovi la ricetta, a dire il vero i maccaruni li ho comprati al supermercato, Rossella quanto prima mi terrà un corso per affinare la tecnica del ferretto, non sono facili da realizzare, credetemi.
Il sugo delle polpette, beh quello no, quello è semplicissimo.
Aaaah, quanto mi sono costate quelle polpette!! Mannaggia ammè
:-(
U dissi san gennaru!...ca pe cazzuni non c'è rriparu
Rossella ed io qualche anno fa (e anche qualche chilo) |
Stesso giorno con Angela, lago Maggiore |
Angela ed io (madooooo ) |
con Rossella sempre coccolona ed abbracciosa |
Ingredienti per 6 persone:
500 gr di pasta formato Maccheroni calabresi
1 litro di passata di pomodoro
200 gr di carne tritata di vitello
200 gr di salsiccia di maiale sminuzzata
1 panino raffermo
150 gr di pecorino (o parmigiano, a piacere)
abbondante prezzemolo tritato
1 spicchio d'aglio, tritato molto finemente
sale q.b.
2 uova
1 piccola cipolla
olio evo
Affettiamo la cipolla e facciamola appassire in 3 cucchiai di olio, aggiungiamo la passata, saliamo a facciamo cuocere lentamente.
Intanto in una terrina uniamo le carni, le uova, il prezzemolo, l'aglio, il pecorino (o parmigiano, a piacere) ed il sale. Impastiamo il tutto ed uniamo il pane che avremo precedentemente ammorbidito in acqua e strizzato ben bene. Mescoliamo accuratamente il tutto.
Inumidiamo le mani e dal composto ottenuto, ricaviamo le polpette.
A questo punto si possono friggere, ma io preferisco cuocerle lentamente nella salsa di pomodoro evitando la frittura.
A voi la scelta.
Lessate la pasta e conditela con il sugo e qualche polpettina.
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