L’ultima
volta che le telefonai è stato qualche anno fa, le chiesi questa ricetta perché
ricordavo che da bambina, spesso la cucinava e non nel modo classico alla napoletana, ma asciutta con il pomodoro.
Giovà
prepara nu poco ‘e soffritto co’ a
cipolla miettece na pelata (un barattolo di pelati) e fall’ arritirà buono
buono (fallo restringere ben bene)
Dint’ all’acqua
miette a cocere 'e patane tagliate a pezzettini e a metà cottura minece (cala) 'a pasta e fai cocere tutt' assieme.
(chiaro no?)
Scola tutt’
cose e condisci a pasta e patane cu a pummarola, miettece na fronna ‘e vasinicola (basilico) e na’ bella grattugiata e parmiggiano.
T’arrecrie
sient’ ammè! ( arrecriarsi= godere)
Questa è la
pasta e patate di zia Ninina.
Chi è zia
Ninina? Una sorella di papà.
Zia Ninina
era una tipa un po’ sveglia e "generosa", diciamo così, era una ragazza madre.
Negli anni
50 avere un figlio senza marito era scandaloso ma lei…. se ne fregava
altamente.
Aveva un
amore ( lui era sposato però) me lo ricordo benissimo, era bello come il sole si
chiamava Achille ma anche zia Ninina era bella, aveva un sorriso splendente e
degli occhi azzurro mare.
Faceva la
salumiera, era corteggiatissima, ma lei era innamorata di Achille, non vedeva altri.
Ma , credetemi, i drammi si contavano a decine, come tutti gli amori clandestini.
Mica c’erano i cellulari all'epoca, ero io il suo smartphone, mandava me a telefonare al suo bello la domenica mattina, era un supplizio, se rispondeva la moglie, click mettevo giù.
E li ci si intossicava la domenica perchè non poteva incontrarlo.
Abitavamo nella stessa casa insieme con i nonni paterni (ovviamente), tre famiglie praticamente, noi i nonni e lei con la figlia.
Poi un giorno vi racconterò di questa casa/convento.
Ma , credetemi, i drammi si contavano a decine, come tutti gli amori clandestini.
Mica c’erano i cellulari all'epoca, ero io il suo smartphone, mandava me a telefonare al suo bello la domenica mattina, era un supplizio, se rispondeva la moglie, click mettevo giù.
E li ci si intossicava la domenica perchè non poteva incontrarlo.
Abitavamo nella stessa casa insieme con i nonni paterni (ovviamente), tre famiglie praticamente, noi i nonni e lei con la figlia.
Poi un giorno vi racconterò di questa casa/convento.
Quando l’ho
risentita dopo anni, ma proprio tanti, quel giorno oltre a darmi la ricetta mi raccontò che l’anno prima era stata a Lourdes, e sapete chi c’era seduto al tavolo vicino
al suo con accanto la moglie?
Achille!!!
Giovà ma tu ‘e
capito? chillo steva assettato vicino amme’ e io non ho potuto neanche salutarlo.
E tu poi che
hai fatto zia Ninì?
Vuò sapè a
verità: chella sera me so’ cunfessata
pecchè quanno aggio visto a isso me so sentita tutta turbata.
Questa è Zia
Ninina.
Se questo
blog lo legge sua figlia (molto bacchettona) certamente ne avrà a male.
Se fosse
così cugina cara, tua madre ha
lottato, ha lavorato, ti ha allevata con amore e aveva tutto il diritto di innamorarsi e
di riprovare i battiti, per un amore impossibile, a 85 anni suonati, oltretutto davanti alla Madonna di Lourdes. :-D
Poi si è confessata, quindi..... rilassati.
Pasta e patate con il pomodoro
Ingredienti per 2 persone
2 patate medie
1 cipollotto
una barattolo di pelati da 400 gr
pennette lisce o mezze maniche gr 180
olio q,b.
parmigiano grattugiato
basilico fresco
Far appassire il cipollotto in 3 cucchiai di olio aggungere i pelati a farli cuocere per almeno 15 minuti.
Intanto tagliate le patate a cubetti e lessatele in acqua fredda a metà cottura aggiungere la pasta.
Scolate il tutto e condite con la salsa di pomodoro il basilico fresco e una ricca grattugiata di formaggio parmigiano.
P.S. Si può fare anche al forno e zia Ninina suggeriva della provola fra i due strati.
Poi si è confessata, quindi..... rilassati.
Pasta e patate con il pomodoro
Ingredienti per 2 persone
2 patate medie
1 cipollotto
una barattolo di pelati da 400 gr
pennette lisce o mezze maniche gr 180
olio q,b.
parmigiano grattugiato
basilico fresco
Far appassire il cipollotto in 3 cucchiai di olio aggungere i pelati a farli cuocere per almeno 15 minuti.
Intanto tagliate le patate a cubetti e lessatele in acqua fredda a metà cottura aggiungere la pasta.
Scolate il tutto e condite con la salsa di pomodoro il basilico fresco e una ricca grattugiata di formaggio parmigiano.
P.S. Si può fare anche al forno e zia Ninina suggeriva della provola fra i due strati.
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