lunedì 22 luglio 2013

UOVO ALL'OCCHIO DI BUE (quando anche l'occhio vuole la sua parte)



Vabbè ci sta che qualcuno possa pensare: ma questa sul blog posta la ricetta di un uovo al tegamino?
A parte il fatto che è una delle cose più semplicemente difficili da fare, ma il mio discorso parte da un altro presupposto, ho già avuto modo di specificarlo in un post precedente e cioè: si mangia prima con gli occhi ( e non solo di bue).
Quanta fatica dietro ad un piatto di tagliatelle fatte a mano magari condite con un ragù cotto per ore?
Se poi vengono impiattate alla “sanfason” tutta quella fatica verrà solo mitigata nell’assaggio, ma la vista non ne ha usufruito. E non è un peccato?
Una persona di cui non posso fare il nome (mia suocera) era (è ancora viva però)  molto brava a cucinare, ma odiava “fare i piatti” così si definisce l’impiattamento dalle mie parti. :D
Mammà  (sua) preparava una pasta fresca, una sorta di maltagliati, con un sugo di carne e verdure che chiamava pasta pasticciata, non era male il sapore, ma ricordo che quando te la presentava davanti….  Lasciamo perdere va.
Un giorno confessò che tanto le piaceva cucinare tanto non impiattare, da allora il compito me lo assunsi io, con grande sollievo suo e per la nostra vista.
Questo piatto me lo sono preparato oggi per pranzo, dite la verità non è carino da vedere? era peccato mangiarlo tanto mi piaceva da vedere.


Un letto di rucola, (che palle sto letto, ma non si può dire in un altro modo? si accettano suggerimenti) una pita sottile fatta con gli esuberi di pasta madre (poi un giorno spiegherò come si fa) delle fette di pomodoro cuore di bue (visto che c’è l’occhio mettiamoci pure il cuore ) e sul tuorlo un pizzico di peperoncino dolce.
L’avevo terminato ma quando mi preparo l’uovo al tegamino alla fine aggiungo sul tuorlo qualche goccina di olio al tartufo.
Me piace na cifra.
Viva l’occhio viva il cuore ma soprattutto viva il BUE.
Vegetariana for ever

Nessun commento:

Posta un commento