sabato 3 agosto 2013

RISO VENERE CON POMODORI CONFIT E PESTO DI RUCOLA E NOCCIOLE (dedicatoallamiasorellina)



E’ arrivata Raffaella, la mia sorellina.
Cosa potevo fare per rendere omaggio a questa sua visita alla sorella lontana?
Creare una ricetta e dedicargliela postandola sul blog. 
Mi sembra una cosa carina no?
Che dire di lei? Che quando si è sposata mi sono commossa  così tanto ma così tanto che mi si avvicinò il fotografo e mi disse:  signora non mi è mai successo,  ma piangeva così bene che ho pianto io pure.
Da piccola è stata allevata da una cugina di papà, era il periodo dell’emigrazione al nord e, intanto che si trovava lavoro e casa, i figli venivano lasciati dai parenti.
E’ toccato anche a noie lei è cresciuta, almeno fino ai 10 anni, con questa zia che a dire il vero l’amava come una figlia.
Abitavano in una specie di casa albergo per donne sole chiamata Nunziatella, ognuna di loro aveva camera e bagno, Lella in quel luogo era considerata una mascotte, coccolata da tutte le signore in maniera esagerata, gliele davano tutte vinte, ma nonostante questo, mai sentita fare capricci, era un bimbetta umile e tranquilla.
Quando veniva a Milano la portavo sempre a salutare un piccolo abete che avevano piantato in un prato di un condominio vicino casa.
Appena arrivava voleva andare a trovare “l’alberello” ,  così lo chiamavamo. Gli parlavamo un po’, chissà che gli dicevamo, poi lo salutavamo e si proseguiva verso la drogheria a comprare le caramelle e le sigarette di cioccolato, che le piacevano tanto.
Bei tempi quando a Milano esistevano le drogherie, se entravi in quel genere di negozio ad occhi chiusi ne riconoscevi la caratteristica dal profumo di caffè misto a detersivi e caramelle gommose.
E si, anche questi sono i ricordi profumati  dell'infanzia.
Ritornando al nostro piccolo abete, che dici, sorellina cara, andiamo a trovarlo?
E quel tronco all’interno quanti anelli avrà, visto che sono passati più di quarant’anni?
Se andiamo,  non facciamoci sentire da nessuno, gli facciamo lo stesso saluto:
Ciao Alberello! Sono sicura che ci riconoscerà.



RISO VENERE CON POMODORI CONFIT E PESTO DI RUCOLA E NOCCIOLE

Per i pomodori confit

  8 pomodori piccadilly 
  2 cucchiai di zucchero
  erbe aromatiche (maggiorana salvia, origano, mentuccia, timo)
  sale pepe
  olio evo

Tagliare i pomodori a metà disporli in una teglia, cospargerli di zucchero, un pizzico di sale e  pochissimo olio, spolverizzarli con il mix di erbe aromatiche secche.


Farli asciugare/caramellare in forno a 140  gradi per almeno 2 ore, se si usano i pachino o i datterini ovviamente è richiesto meno tempo.
Si possono usare come antipasto come contorno o, come in questo caso, per accompagnare un primo piatto.


Per il pesto:
Ho frullato una ricca manciata di rucola con 1 cucchiaio di granella di nocciole aggiungendo un pizzico di sale e 4 cucchiai di olio.
Lessato il riso per 40 minuti circa l’ho condito con un filo di olio e ho preparato il piatto così come lo vedete.
Raffaella ha gradito tanto, grazie sorellina di essere ancora qui con me.
Alla prossima.... 

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