lunedì 23 settembre 2013

TARALLINI PUGLIESI AL FINOCCHIO (quelli della Palmina D'Onofrio)



Sabato 21 settembre c'è stato l'Open Day in Cucinoteca, l'Officina dei Sapori ha messo in calendario sei lezioni gratuite, chiunque poteva assistere, era solo necessaria una mail di prenotazione.
Alle 11 Palma D'Onofrio nella sua lezione dimostrativa ci ha insegnato come si realizzano i famosi tarallini pugliesi al finocchietto.
Avevo già avuto modo di prepararli per delle amiche tempo fa, ma  nella spiegazione Palma ha fatto presente un dettaglio per me importante, perché quando li realizzai la prima volta, feci fatica a ricavare i bastoncini, arrotolando la pasta tendeva a dividersi (questo è dovuto alla presenza dell'olio), per evitare che ciò avvenga basta avere un movimento energico nel formare il bastoncino, senza schiacciare ma arrotondando con decisione.
I tarallini si possono lessare anche la sera prima, si lasciano asciugare fra due canovacci tutta la notte e si infornano la mattina successiva.
Questo era il sistema che usava una nonna, e quando i segreti vengono tramandati dalle nonne sono una garanzia, se poi di nome fanno pure Palma, vabbé, ne vulimmo parlà!
Sarà stata anche lei una "precisetti" come la nipote? :-)

La Maestra all'opera


Ingredienti:

1 Kg di farina
300 di vino bianco
250 di olio
Sale
Semi di finocchio

Setacciare la farina e metterla a fontana su un tagliere, aggiungere l’olio, il vino bianco tiepido, il sale e i semi di finocchio. Lavorare la pasta fino ad ottenere un impasto sodo, farlo riposare almeno 30 minuti.

In una capiente pentola portate ad ebollizione dell' acqua in cui avrete aggiunto 1 cucchiaio di sale.
Formare i taralli ricavando dalla pasta dei bastoncini e chiuderli su se stessi sovrapponendo le estremità e schiacciandoli col dito in modo da sigillarli. Quando saranno pronti immergerli nell'acqua bollente e ritirarli con una schiumarola appena salgono a galla.
Sistemarli su di un panno, uno accanto all'altro, ad asciugare per qualche minuto.
Oliare una teglia da forno e adagiarvi i taralli.
Infornare a 200°, e far cuocere fino a che non saranno dorati e croccanti.




e qui finisce sempre a Tarallucci e vino

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