giovedì 19 dicembre 2013

ZEPPOLE SORRENTINE DETTE ANCHE " SCAURATIELLI "



E dire che mammà (sua) lo diceva sempre:
<< 'e scauratielli sono buoni e anche veloci da fare, però bisogna stare un po' attenti quando si friggono, scoppiettano. :-(

Non avevo la ricetta, ho fatto una ricerca sul web ed ho scelto quella di zia Maria, (ho fatto qualche variante).
Zia Maria ci ricorda anche che:

<< Tradizione vuole, quando si impastano i suddetti dolci, bisogna chiudersi in casa, e non far uscire neanche un effluvio, un odore, un profumo che lasci intendere che si stanno preparando, altrimenti, come diceva la nonna “Laurenella” – Ammiria da ggente e fa schiuppa’!!! (di fatti ci sono grosse possibilità che durante la cottura queste possano scoppiare se non lavorate certosinamente).





Ok, gli ingredienti li avevo tutti e mi sono messa all'opera.
Fatto il roux , lavorata la pasta (forse è sul certosinamente che devo aver sbagliato qualcosa), formati i bastoncini, data la forma di "nocchetella" e via a friggere in olio caldo al punto giusto.
Ogni tanto c'era uno scoppiettio, ma niente de che, infatti mi sono detta:
<< aahhhh ecco a cosa si riferivano la suocera e la signora Maria  >>
Manco finito di pensarlo, parte uno schizzo di olio di una potenza tale, che solo dopo aver tolto gli occhiali mi sono resa conto che, o Santa Lucia (protettrice della vista) o Santi Salmoiraghi & Viganò protettori delle montature giuste, mi hanno evitata una corsa al pronto soccorso dell'Oftatlmico di Milano.
Qualcuna, so già che starà pensando:
<< ma questa è matta?, posta sul blog una ricetta pericolosa? >>
No, io vi sto solo avvisando.
Visto che in penisola sorrentina tutti gli anni a Natale li fanno, considerato che mia suocera e la signora Maria sono ancora vegete e vedenti, mi sono detta: li ripropongo, però facendo le dovute avvertenze.
Anche perchè v'aggia dicere a verità, so veramente buoni.
Alla peggio na preghierina a Santa Lucia prima di immergerli nell'olio e andate tranquilli.
Io, intanto, oggi ho acceso un cero alla Santa, e domani farò una capatina da Salmoiraghi e Viganò, a loro niente cero ma due zeppole sorrentine. ;-)


Per una dozzina di queste zeppole sorrentine ho utilizzato

1 tazza da 250 ml di acqua
la stessa di farina
un pizzico di sale
buccia di arancia e di limone bio
olio di semi di arachidi

miele
confettini colorati
mandorle a lamella
canditi a piacere


Mettete acqua, sale,  le bucce di arancia e limone , sul fuoco e al primo bollore, eliminate le bucce versate di getto la farina setacciata.
Mescolate con un cucchiaio di legno il composto sul fuoco fino a quando non si staccherà dalle pareti della pentola.
Versate la pasta ottenuta su di un ripiano che avrete preventivamente unto e lavoratela, con forza, molto bene in modo da renderla liscia e omogenea al massimo.
Tagliatela a pezzetti e arrotolatela con le mani in modo da ottenere dei bastoncini di circa cm. 15 di lunghezza che si avvolgono su se stessi.
Friggete in abbondante olio bollente, fate assorbire il grasso su carta da pane.
Infine immergete le zeppole nel miele precendemente messo in una pentola sul fuoco a cui avrete unito le lamelle di mandorle ed i canditi.
Cospargete di confettini colorati quelli che qui vengono chiamati riavulilli.




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