Avevo voglia di qualcosa di buono, anzi di speciale, e poi si sa che adoro la pasta fatta in casa quindi....
Le nocciole? avevo quelle piemontesi, code di mazzancolle precotte, in freezer, la farina biologica è sempre in dispensa, fiori di zucca e zucchine prese al mercato il giorno prima.
Dunque mi mancava solo la ciliegina sulla torta, la differenza che caratterizza un piatto.
Mmmmm avevo un'idea , quindi subito alla ricerca..
Metrò, cinque fermate da casa e sono in Duomo, la gastronomia più famosa di Milano;
<< Si, da loro la trovo>> niente.
Ritornando a casa provo in tre supermercati: nulla.
La "Fattoria del casaro" rinomato negozio di specialità regionali e di formaggi particolari; manco l'ombra.
<< Signora avrei dello stracchino >>
<< Scusi, ma se le ho chiesto la robiola perchè mi propone lo stracchino? >>
Ormai, quasi orario di chiusura, torno a casa sconsolata e senza robiola., "quella" robiola.
Delusa e infelice ne parlo co' prufessore il quale mi dice:
<< Ma alla "boutique del formaggio" quel negozio vicino alla scuola, hai provato? >>
<< Oddio nooo, non ci vado mai, ed è anche sotto casa, scendoooo subito se no chiude >>
Un negozio così piccolo, ma così piccolo, che appena entri è già finito.
Era li, nella vetrinetta frigo, vicino ad un'affinato nel mosto d'uva, solo metà forma, ma di li a breve sarebbe stata mia.
Torno a casa, felice.
Ora si che posso farli sti
Tagliolini alle nocciole con code di mazzancolle zucchine e Robiola di Roccaverano
Robiola di Roccaverano DOP
Sulle colline piemontesi, dove il latte non era molto e non soffriva di forti sbalzi di produzione, si è sempre preferito consumare il formaggio poco stagionato: “pane con gli occhi, formaggio senza occhi, vino che salta agli occhi”, dice un proverbio locale, cioè: pane ben lievitato, formaggio fresco e vino robusto. La Robiola di Roccaverano, l’unica Robiola insignita della doc e della dop, prodotta in un’area ristretta, dislocata attorno al Comune che le dà il nome, è figlia anch’essa di queste ataviche preferenze.
La Robiola di Roccaverano viene fatta stagionare anche avvolta in foglie di verza, che ne accelerano notevolmente la maturazione. Gli esemplari stagionati per almeno due settimane possono essere conservati sott’olio con l’aggiunta di erbe e spezie. Il latte ovino-caprino deve essere presente nella percentuale minima del 15%, ma la versione migliore è quella di puro latte di capra, frutto dell’attività di un piccolo numero di casari particolarmente attenti alla qualità del loro prodotto. È un cru di alto pregio nella produzione caprina italiana.
Ingredienti per 2 persone
per la sfoglia
200 gr di farina 0
2 uova
15 nocciole
4 zucchine piccole
4/6 fiori di zucca
300 gr di code di mazzancolle precotte
Robiola di Roccaverano
olio extravergine d'oliva
sale
Pestare in un mortaio le nocciole e mescolarle alla farina.
Disporre la farina a fontana, sgusciarne al centro le uova e impastate per 10 minuti o almeno
fino a quando l'impasto risulterà liscio.
Formare un panetto e farlo riposare per 30 minuti.
Stendere il panetto con un mattarello formando una sfoglia non eccessivamente sottile, la presenza delle nocciole tritate potrebbe rompere la pasta in qualche punto.
Farla asciugare, arrotolarla e tagliate i tagliolini della larghezza di 1/2 cm.
Lavare e mondare le zucchine tagliarle a metà per il lungo e poi a mezza luna.
Eliminare il pistillo dai fiori di zucca facendo attenzione a lasciare intatto il fiore.
Lavarli velocemente e tagliali a listarelle
In una padella far riscaldare 3 cucchiai di olio unirvi le zucchine e farle cuocere a fiamma vivace per pochi minuti in modo che rimangano croccanti
Aggiungere i fiori di zucca, e le mazzancolle.
Insaporire per 1 minuto girando delicatamente.
Lessare i tagliolini scolarli al dente e farli saltare in padella se necessario aggiungere un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta.
Impiattare aggiungendo dei tocchetti di Robiola di Roccaverano.
Il calore della pasta farà in modo che il formaggio lasci sprigionare in purezza le caratteristiche dei suoi aromi
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