<< Cosa le porto signora? >>
<< Spaghetti alla chitarra, grazie >>
Trattoria di Fabro, sapete quel paesino arroccato che vi trovate alla vostra destra sulla A1, appena passati il Lazio, a sud dell'Umbria?
Se allungate un braccio fuori dal finestrino, vi sembra di toccarlo.
Ecco, li ci si fermava a pranzo nei nostri viaggi di ritorno dal mare, dove ci sta mammà sua ( per i non avvezzi: Sorrento).
Tappa d'obbligo., come d'obbligo era fermarci a mangiare il gelato ad Orvieto.
Ecco, diciamo pure che io ho un marito poco adatto ai Camel trophy, è abbastanza abitudinario.
Però, tutto sommato, visto che io pure non sono da sacco a pelo sotto un cielo stellato, mi piace ritornare negli stessi posti, specialmente quando quei luoghi mi ricordano qualcosa di bello.
Amavo quella sosta in trattoria e quegli spaghetti alla chitarra, sapete perché?
Avevano il gusto del..... "finalmente ritorno a casa mia".
Non lo conoscete?
Beh allora vi posto la ricetta.
Ingredienti per 2 persone
100 gr di farina 00
100 gr di farina di grano duro
2 uova
250 gr di polpa di pomodoro
prezzemolo fresco
peperoncini piccanti possibilmente freschi
olio extravergine di oliva
sale
un pizzico di presenza delle cognate (facoltativo)
lingua di suocera (facoltativo)
Unire le due farine setacciandole, fare una fontana e rompere le uova al centro, incorporare la farina aiutandosi con una forchetta e lavorare l'impasto fin quando la pasta non si presenterà liscio.
Formare un panetto e farlo riposare fra due piatti fondi per almeno 20 minuti.
Tirare la sfoglia con il matterello lasciando uno spessore non troppo sottile.
Tagliare la sfoglia in rettangoli di lunghezza inferiore alla chitarra, questo perché nel passare successivamente il matterello la pasta si allunga leggermente.
Prima di poggiare la sfoglia sulle corde infarinarla con la farina di grano duro.
Scaldare 2 cucchiai di olio ed aggiungervi la polpa di pomodoro.
Cuocere a fiamma vivace per 10 minuti.
Salare.
Mondare e lavate il prezzemolo e tagliarlo finemente.
Condire gli spaghetti con il sugo, il prezzemolo ed il peperoncino.
Comunque, a questi semplici ingredienti, dovete aggiungere la liberazione della presenza di una benevole suocera associata ad un pizzico di cognate altrettanto "premurose".
Se non avete, come me, la fortuna di averle, metteteci un po' di peperoncino in più, ma non è la stessa cosa , sono loro che fanno la differenza.
Non le avete? mi dispiace, che sfiga!!!!!
Dai su, stavo scherzando, io amo mia suocera e le mie cognate.
dovessero mai leggere questo post....... :-(
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