lunedì 30 marzo 2015

GNOCCHI DI PATATE E ROQUEFORT CON PERE VINO DOLCE E STREUSEL CROCCANTE



Mesdames et Messieurs, le roi des fromages français
LE ROQUEFORT


Ecco, fatta la presentazione in francese con l'aiuto del traduttore di google, non mi resta, prima di raccontarvi la mia ricetta, che parlarvi un po' di questo famosissimo formaggio prodotto dai nostri cugini d'oltralpe.

Il Roquefort è originario del sud della Francia ed è il formaggio più famoso e apprezzato dai francesi.
Prodotto con latte crudo di pecore che pascolano nella zona montuosa dei Pirenei.
Nel 1925 ha ricevuto il riconoscimento di AOC (Appellation d'Origine Contrôlée)
Numerose testimonianze fanno risalire la produzione del roquefor all'epoca romana.
Nel 1411, Carlo VI concesse agli abitanti della cittadina di Roquefort il monopolio della produzione che, oggi come allora, viene affinato e stagionato nelle famose grotte naturali di pietra del Mont Combalou nella comunità di Roquefort-sur-Sulzon.



In queste caratteristiche grotte restano intrappolati il calore e l'umidità di sorgenti sotterranee e  l'aria circola soltanto attraverso fenditure naturali scavate nelle rocce alla temperatura costante pari a 7° C. Indispensabili al suo sapore forte e pungente, la crescita d'organismi quali muffe e licheni che ricoprono le pareti di queste cantine scavate nel sottosuolo.
Con le attuali tecniche di caseificazione,  le classiche venature fra il blu e il verdognolo, si ottengono grazie al Penicillum Roqueforti,  mentre per la conservazione, le forme sono ancora trattate con sale marino d'Aigues-Mortes .



Anche il Roquefort, come tanti formaggi, ha come sua nascita una curiosa leggenda: si narra di un pastorello che, per raggiungere la sua amata, dimenticò in una grotta il suo pranzo costituito da semplice cagliata e pane di segale.
Ritornando in quello stesso luogo, dopo diverse settimane, si accorse che quello che restava del suo pranzo era diventato: "formaggio blu".

Il profilo olfatto-gustativo è intenso. Odore e aroma molto evidenti e persistenti.
Il sapore è dominato dalla sapidità pronunciata, ma una nota lattica di burro fresco e la dolcezza tipica del latte di pecora si percepiscono nettamente all'inizio dell'assaggio, anche se per pochissimi secondi.
Formaggio che si abbina benissimo con verdure fresche, con la zucca, con le noci, l'uva e le pere.
E proprio con queste ultime ho deciso l'abbinamento per questa ricetta.
Al Roquefort si accostano bene vini liquorosi, o vini dolci naturali come il Maury, Rivesaltes o il Porto.
Un'ultima cosa a cui non posso esimermi: ringrazio la mia amica Palma D'Onofrio per i suggerimenti; questa ricetta è una rivisitazione di un suo piatto presentato in un evento da Alti Formaggi a Treviglio.

Eh bien, maintenant nous arrivons à la recette et bon appétit !!
(sempre e solo il traduttore di google) :)


GNOCCHI DI PATATE E ROQUEFORT CON PERE VINO DOLCE E STREUSEL CROCCANTE


Ingredienti per 4 persone

Per gli gnocchi:
400 gr di patate lesse
120 gr di farina
1 uovo

300 gr di roquefort

Per la salsa:
3 pere abate
50 cc di vino dolce (io ho usato un Veneto Bianco Dolce IGP)
30 gr di burro
sale (pochissimo)

per il croccante di Streusel

75 gr di farina
50 gr di zucchero
50 gr di burro


In una terrina mescolare lo zucchero con la farina e impastare velocemente con il burro.
Coprire una teglia con carta forno e cospargerla con l'impasto sbriciolato.
Infornare a 160° per 10 minuti circa.

Tagliare il roquefort a pezzetti

Per gli gnocchi
Lessare le patate, schiacciarle, farle intiepidire, aggiungere la farina e l'uovo ed impastare fino ad ottenere un composto compatto.
Formare con l'impasto dei filoncini, tagliare dei cilindretti e porre al centro di ognuno un cubetto di roquefort.
Formare degli gnocchi sferici, arrotondando l'impasto delicatamente con il palmo delle mani.
Pelare le pere, tagliarle a cubetti e farle insaporire in poco burro per qualche minuto, sfumare con il vino e portare a cottura per 6/7 minuti. Salare leggermente.
Lessare gli gnocchi, spadellarli con la salsa di pere e vino.
Impiattare spolverizzando con le briciole di streusel che saranno la nota croccante del piatto.

Ho decorato il piatto con ciuffetti di valeriana e bastoncini di rapa rossa




Con questa ricetta partecipo al Contest Sedici L'Alchimia dei Sapori con l'abbinamento Formaggio erborinato - pere.


lunedì 16 marzo 2015

MOUSSE AL CIOCCOLATO E ARANCIA CON ZENZERO CANDITO


Un colore da abbinare al rosso corallo? In primis il marrone, poi il dorato.
Ok è andata, cucchiaino e coppetta  ( premio vinto con il contest Cavoli che Ricetta ) che richiamano il corallo; ho preparato una bella mousse al cioccolato decorata con zenzero candito, un tocco di scuro del ribes nero e, vogliamo esagerare, arancione delle scorzette d'arancia  e un accenno di verde della menta 
Ho esagerato???  Beh, se per i colori non ci siamo per i sapori nessun dubbio!!!
Il cioccolato si abbina alla grande con zenzero, arancia, ribes nero e menta e, non lo dico mica io ,ma la mitica Niki Segnit , nel suo fantastico libro La Grammatica dei Sapori. 
Ne approfitto per ringraziare le amiche che mi hanno fatto conoscere questa bibbia degli abbinamenti dei sapori, anzi le avviso, mi preparo per partecipare al loro contest Sedici L'Alchimia dei Sapori,.
Dicono che non ci sia il due senza il tre!
Io ci provo,  hai visto mai!!!!



Ingredienti per 4 persone:

100 gr di cioccolato fondente 72%
200 ml di panna
50 ml di latte
1 cucchiaino abbondante di scorzette di arancia liofilizzate (va bene anche arancia grattugiata purchè sia BIO)
zenzero candito
scorzette di arancia caramellate
cacao amaro in polvere
ribes nero disidratato ( oppure lamponi o fragoline fresche)
menta

Montare la panna e tenerla da parte.
Tagliare il cioccolato a cubetti e farlo sciogliere dolcemente a bagnomaria, intanto portare quasi a bollore il latte.
Unire il latte al cioccolato fuso, aggiungere le scorzette di arancia liofilizzate e mescolare facendo quasi raffreddare il composto prima di incorporare delicatamente la panna.
Una volta aggiunta la panna versare il composto in coppette, coprirle e tenerle in frigo almeno un paio di ore prima  di servirle.
Spolverizzare con il cacao, decorare con lo zenzero candito, le scorzette di arancia caramellate e volendo dei mirtilli disidratati.
Una fogliolina di menta darà ulteriormente colore al piatto.



venerdì 6 marzo 2015

RIBOLLITA


Senza creare dei precedenti , essendo la ribollita un classico della cucina toscana e di versioni originali ve ne saranno in giro almeno un centinaio, specifico subito che questa è la ricetta della Marisa, amica mia adorata, livornese doc, e come tutte le livornesi il cacciucco , la ribollita, la pappa al pomodoro,  i crostini di fegatini , la bistecca alla fiorentina, la panzanella e chi più ne ha più ne metta, come li sa fare lei, niente e nessuno al mondo.
Detto ciò, mi fido anche perché non avrei alternative, e propongo questa classica ricetta della tradizione contadina toscana.
Di cavolo nero c'è ancora traccia nei mercati, e prima di iniziare con asparagi, piselli, fave fresche e fiori di zucca finiamo questo lungo e rigido inverno con questa calda e goduriosa zuppa.
Ah, il giorno dopo è ancora più buona, se no che l'hanno chiamata a fare "ribollita?"



Ingredienti per 4/6 

1 cavolo nero
1/2 cavolo verza 
1 cipolla
2 patate
2 carote
1/2 porro
2 zucchine
2 gambi di sedano
400 g. di fagioli cannellini
2 pomodori pelati
olio extra vergine di oliva 
sale e pepe
pane casalingo raffermo 

PREPARAZIONE:
Mettere a bagno i fagioli per una notte e lessarli in una pentola (possibilmente di terracotta).
In un'altra pentola fate soffriggere, a fuoco dolce, la cipolla tagliata a rondelle, fin quando non risulterà appassita.
Unire le carote e  le patate tagliate a dadini e tutte le altre verdure tagliate grossolanamente. Insaporire qualche minuto , aggiungere l'acqua di cottura dei fagioli , metà degli stessi e l'altra metà passata precedentemente al setaccio.
Regolare di sale e far cuocere almeno per un'ora, se dovesse risultare troppo asciutta bagnare con qualche mestolo di brodo dei fagioli.
Unire il pane tagliato a fettine e far cuocere ancora 10 minuti.
Servire la ribollita con un filo di olio a crudo e del pepe macinato.




P.S. Olio extravergine e pane RIGOROSAMENTE toscani