venerdì 31 maggio 2013

VANIA BELLOSI (quando disegna il cuore)


Vi piace questo disegno? Bello vero?, è tratto dal libro "Miracolo tra i ghiacci" una favola, una storia d'amore nata in  Groenlandia  fra una foca ed un orso. Questa è solo una delle illustrazioni, di quel libro, fatte da Vania Bellosi.
Chi è Vania? Beh tanto per cominciare una mia cara amica, una bellissima donna e scusate se è poco una brava e famosa illustratrice.
Vania, come Ambra Mambelli  (l'Azdora), abita a Solarolo, il paese della Laura Pausini.
Siete mai stati a Solarolo? è incredibile questo paese, nel senso che... si, da quelle parti appunto.... si va molto sul godereccio... mangiano bene, si divertono tanto, e.... sarà l'aria, non so, comunque gli ormoni... quasi li respiri..... provare per credere....  capisc'ammè!!!
Detto ciò, tempo fa chiesi a Vania di farmi un disegno che rappresentasse "Il Profumo dei Tarocchi" e lei mi disegnò questa fanciulla inebriata......
Ma non finisce qui, come scrisse Oscar Wirth  ogni cartomante desidera avere il  "proprio" mazzo di tarocchi.
Vania me li disegnerà.
Saranno tarocchi gastronomici.
Siamo all'inizio, ma io non le darò pace fin quando non li avrà disegnati tutti e 22
qui ne vedete un accenno
http://ilprofumodeitarocchi.blogspot.it/p/gli-arcani-maggiori.html

Leggere i tarocchi usando gli Arcani disegnati da Vania?,
Saranno così belli che parleranno da soli.


Vania ed io in una serata godereccia, a Solarolo, dedicata agli anni 60.



FUSILLI DECOUPAGE (con crema di ricotta zucchine e pesto di rucola)

è che quando ricevi un regalo inaspettatamente e poi leggendo il bigliettino che l'accompagna ti commuovi pure, desideri subito rendergli onore. 
M'inveto una ricetta con gli ingredienti che ho in casa, la eseguo, la impiatto "sul regalo"  e prima di sentirmi dire, cavoli è proprio buona, la fotografo per postarla sul blog. 
Patrizia questo è un omaggio per te ed alla nostra bella amicizia nata fra un balance uno shimmi e la musica magica della danza del ventre. 

Ingredienti per 2persone



180 gr di fusilli
3  zucchine medie
200 g di ricotta
20 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
olio extravergine d’oliva
sale, pepe

per il pesto
una manciata di rucola
1 cucchiaio di pinoli

Procedimento:
Tagliate le zucchine a cubetti piccoli e fatele saltare in un paio di cucchiai di olio, devono rimanere croccanti., salatele.
Tritate con il mixer la rucola con i pinoli e pochissimo olio ( per chi è a dieta può usare l'acqua di cottura  della pasta) 
Ponete sul fuoco una pentola con acqua salata e, a ebollizione raggiunta, buttate la pasta.
Nel frattempo stemperate la ricotta con 3/4 cucchiai di acqua di cottura della pasta e l’olio extravergine, poi salate e pepate.
Insaporitela con il Parmigiano Reggiano grattugiato.
Scolate la pasta al dente e versatela nel condimento di ricotta e mescolate.
Unite le zucchine e servite guarnendo con il pesto di rucola.








giovedì 30 maggio 2013

'O BABA' (quellochesisbattecontrolepareti)


Il Babà, croce e delizia della mia mamma,  non le è MAI  riuscito. 
Non so le volte che c'ha provato ma,  sistematicamente, veniva dato ai gatti. 
Si, proprio ai gatti, quelli che venivano sul tetto di fronte ai quali veniva lanciato ogni tanto qualche avanzo. Loro di babà (non lievitati) ne hanno fatto scorpacciate, però senza rum :-D
Mi ricordo che un giorno, tornando dall'ufficio, mammà (che quando voleva aveva un senso dell'umorismo che te faceva schiattà) rileggendo la ricetta mi disse: Giovà qua sta scritto "sbattere violentemente contro le pareti" .
Lo vedi? mi dicono già che l'aggia sbattere dint'o muro, o sapevano ca a me me riesce na schifezza, e da li partì  una risata di quelle fragorose.
Cara mamma, sarà perchè ho la planetaria, sarà perchè Adriano dal suo blog ne spiega gli ingredienti e il procedimento in maniera impeccabile, ma io l'ho fatto, e m' è venuto na meraviglia. 
Dai riprovaci e chiedi  "lassù " se qualcuno tiene la planetaria, se non ci riesci troverai dei gatti pure in paradiso

Scusate se non trascrivo la ricetta ma  vi sono alcuni passaggi fondamentali che vanno visti,  quindi se volete fare un babà ed essere sicure della riuscita guardate questo link e poi fatemi sapere. 


 e ricordatevi sempre che... "se 'a vita amara se fa l'addolcite cu nu babà"




mercoledì 29 maggio 2013

Weight Wellness Dimagrire con L'Eccellenza


Ci tenete come me al peso forma? Amate mangiare con gusto e soprattutto correttamente? Siete a dieta?
Benissimo amiche ed amici miei, qui di seguito vi segnalo il link della Weight Wellness  Dimagrire con L'Eccellenza, dove potete trovare fantastiche ricette light e non .solo
Il link vi riporta direttamente sulla pagina, ciò non toglie che un giretto sul sito per rendervi conto delle testimonianze, delle sedi, delle news vale la pena farlo, credetemi.
Come ho già avuto modo di dire la cucina è la mia passione, lo è anche lo stare in forma però.
Ginnastica e giusta alimentazione.
Weight Wellness mi da una mano. Non ci credete?
Overamente!!!!! :-D

http://www.weightwellness.it/ricette-varie

'O BACCALA' COMM' O FA MAMMA' (sua)

Il baccalà per anni è stato un tormento per me, poi .... mi sono tranquillizzata, sapete perchè?
Perchè se lo compra e se lo cucina.... comm' 'o fa mammà (la sua, perchè la mia non ha mai cucinato baccalà in vita sua).
Mi piace, però.... è l'odore che lascia alquanto.... comunque, se volete provare la ricetta vi do qualche indicazione di massima, ma mooolto di massima.
Accattate 'o baccalà però il "mussillo" (mussilo diminutivo di musso= labbra, il filetto praticamente, quindi, morbido e polposo ..... come le labbra di una donna no?


Ingredienti:
mussillo per 2 persone direi almeno 500 gr (l'ha detto il prof, a me me pare troppo)
cipolle (di tropea possibilmente) qb
patate qb
prezzemolo qb
peperoncino qb
olio evo qb
aglio
sale (poco)
olive (di gaeta, olive verdi dolci di napoli, o quelle di cerignola)  vedi foto

Lessate il baccalà insieme alle cipolle e alle patate.
Scolate il tutto e fate raffreddare un po'. (tiepido è più buono)
Condite con olio abbondante, (scusate amiche a dieta), prezzemolo tritato, peperoncino e olive a gogò.
Sapete che vi dico: la suocera ha fatto sulamente na cosa bona: 'o figlio.
'O baccala io......  lo preferisco fritto.

martedì 28 maggio 2013

AMBRA MAMBELLI la mia amica AZDORA

 Quand che l’arzdôra la va ala campâgna
la perd piò che la ‘n guadâgna.

Vi presento la mia amica  AMBRA MAMBELLI ovvero Lady Cocca, l'Azdora per eccellenza.
La mia musa ispiratrice per la pasta fatta in casa, il mio vangelo.
Lei mi insegna i segreti per tirare la sfoglia senza fare le pieghe e dello spessore giusto, con quei gesti semplici che hanno fatto grande il nostro paese nella tradizione culinaria.
La vera piadina, le tigelle, la spoja lorda? m'ha insegnato anche quelle. Ebbene si!!
Dai, con calma inserirò anche le sue ricette che ho rifatto a casa per la gioia d'o prufessore.
Ci tenevo a dire che Ambra mi ha regalato il mattarello delle Sfogline,  quello lungo più di un metro a punta di femore. Ne sono gelosissima.
Il mio sogno? avere una nipotina,  insegnarle come si tira la sfoglia e lasciarle in eredità il mio mattarello oltre che la mia passione per la cucina.
Insomma Ambra rappresenta quella figura che a me è mancata, ma che fortunatamente ho trovato in lei  visto che con tanto amore condivide con me i suoi segreti.
Le ricette di Ambra saranno prese dal suo libro ERBE IN PASTA.
Le amo , e non sono l'unica....


Ambra Mambelli la trovate su facebook questo è il suo logo

AZDORA

La padrona della cucina

Che dire di lei, musa ispiratrice dei nostri pensieri più grati, quando, seduti a tavola, mangiamo di gusto, con trasporto quasi estatico, i buoni piatti che lei ha preparato, complice il suo matterello?
La immaginiamo così: rubiconda in viso e un poco sporca di farina con un fazzoletto in testa od un cappellino a raccogliere i capelli. L’azdora moderna discende da colei che era la regina del focolare romagnolo, il simbolo positivo di una operosità instancabile e il cardine del tradizionale nucleo famigliare in Romagna.
L’Azdora o Arzdora era una vera colonna portante della famiglia e, non a caso, sfogliando il dizionario di dialetto romagnolo scopriamo che in italiano Azdora significa: Reggitrice, massaia, colei che presiede al governo della casa. La parola “reggitrice” richiama proprio questa funzione di sostegno.
L’uso comune voleva che l’Arzdor e l’Arzdora prendessero il nome dal loro impiego in famiglia. In casa, infatti, i contadini si ripartivano l’azienda domestica con i loro rispettivi titoli:
L’arzdor, ossia il reggitore, era il capofamiglia, il vertice della scala gerarchica, colui che si occupava degli affari di casa e teneva il danaro.
L’arzdora, o la reggitrice per le cose di casa, era di solito la moglie del capofamiglia e doveva “accudire alla casa, preparare il vitto, attendere a tutti i lavori domestici necessari”. Era suo compito “provvedere al mantenimento del pollame e dei maiali”. L’arzdora andava al mercato con pollame, uova, formaggio, ed altro; e col ricavato di questi commerci comprava olio, sale, e quanto poteva servire alla famiglia.
Nel poemetto “La Cerere della Romagna” di Mengozzi Giuseppe si legge: “… all’azienda interna qual regina presiede, ed al pollaio, cui nutrimento da’, vige, governa; l’ova raccoglie, e al fin di febbraio porle a covar; cucina e rigoverna, cura la biancheria, spazza il solaio, tesse, fila e cuce abiti, rammenda, tosa, munge, fa il cacio e la polenta…”
Per i romagnoli l’azdora era, è e sempre sarà più che un mito un’amata istituzione.
 mitidiromagna.it




COUS COUS DOLCE (quellodellaPalmaD'Onofriomicapizzaefichi)


Una mia amica un giorno mi disse che a volte ci sono incontri nella vita che te la cambiano.
A me è successo quando ho incontrato Palma D'Onofrio.
Le condivisioni di affetto e di collaborazione con lei sono state tante, mi è difficile parlarne.
C'è una foto però che ci rappresenta molto, che non ha bisogno di spiegazioni per capire come siamo fatte.
A volta basta solo un gesto.... per comprendere....... realmente...... chi siamo...




ho reso l'idea?????  :-D


Bene ora parliamo di questa ricetta che, quando preparerete, dovrete essere pronti a tutto.
Attenzione perchè chi l'assaggia si innamorerà di voi, all'istante.
Se trovate dei bicchierini di cioccolato dove poter mettere il cous cous, beh allora la cosa potrebbe diventare pericolosa.....
Vi consiglio di chiudere gli occhi mentre assaporate.

Ve la copio/incollo pari pari (è una cosa che mi viene benissimo devo dire), dal blog di Palmina:  soscuoca.it
c'è la videoricetta (che lusso)
La foto è mia però, e anche la preparazione, ecchecavolo almeno quello.

INGREDIENTI
(per 4 persone)
• 150 gr di semola per cus cus precotto a grana fine
• 150g pistacchi di Bronte
• 80 gr Frutta secca a piacere
• 2 arance
• Miele q.b.
• Zucchero a velo q.b.
• Cioccolato fondente di Modica
• 1 stecca di cannella
• 1 bacca di vaniglia
• Frutta candita a piacere

PREPARAZIONE
Preparare uno sciroppo con acqua e zucchero a velo, profumare lo sciroppo con cannella e vaniglia.
Spremere le arance e dolcificare il succo con del miele.
Idratare la semola con lo sciroppo speziato e il succo di arance
Tagliare la frutta candita a cubetti e la cioccolata a scaglie grosse, tritare i pistacchi e la frutta secca , nocciole , noci grossolanamente.
Quando la semola si sarà ben gonfiata aggiungiamo la frutta, la cioccolata, mescoliamo e poniamo in frigo a riposare per alcune ore.
Servire decorando con frutta candita e foglie di menta.





lunedì 27 maggio 2013

LA TORTA di MELE DI MARIA GRECO NACCARATO (si,si è proprio lei)



Ho acceso il forno a 190° e ho imburrato e infarinato una tortiera antiaderente a cerniera di 24cm di diametro.
Ho pelato, tolto il torsolo e affettato sottile le  mele  golden (quasi 1kg prima di pulirle). In una ciotola le ho condite con il succo di 1 limone, così rimangono chiare e si ammorbidiscono. In un’altra ciotola invece ho montato 2 uova intere con 150g di zucchero, finchè sono diventate ben spumose. Se avete la planetaria è ancora più comodo. Ho aggiunto 200g di farina 00 setacciata con 1 bustina intera di lievito, la sorza di limone grattugiata, un pizzico di sale  e ho lavorato ancora. Il composto a questo punto è piuttosto denso, così si aggiungono 100ml di latte intero e si ottiene la crema della consistenza giusta.
  • 1kg di mele Golden
  • 200g farina di grano tenero 00
  • 150g di zucchero bianco
  • 2 uova intere
  • 100ml di latte intero
  • 1 bustina di lievito
  • 1 manciata abbondante di pinoli
  • sale
Instructions
  1. Accendere il forno a 190°
  2. Imburrare e infarinare una tortiera da 24cm di diametro
  3. Pelare, detorsolare e affettare le mele
  4. Metterle in una ciotola e condirle con il succo di limone
  5. In un’altra ciotola lavorare le uova con lo zucchero finchè saranno spumose
  6. Aggiungere la farina setacciata con il lievito, la scorza di limone grattugiata, un pizzico di sale
  7. Lavorare ancora
  8. Versare 100ml di latte
  9. Tenere da parte 20 fettine per la decorazione
  10. Unire la crema alle mele, mescolare bene
  11. Versare in tortiera
  12. Distribuire sulla superficie le fettine di mela, i pinoli, qualche cucchiaio di zucchero
  13. Aggiungere qualche fiocchetto di burro in superficie
  14. Infornare per 45 minuti in basso

SPAGHETTI ABRUZZESI CON PEPERONCINO ABRUZZESE DI UN'AMICA ABRUZZESE

Prendete una maestra di cucina, possibilmente abruzzese, fatevi invitare a casa sua a prendere il caffè, portatele in regalo una piantina di Saintpaulia con i fiorellini lilla  e voi tornate a casa con:
peperoncino piccante,
peperoncino dolce,
pasta di granoduro abruzzese,
l'assaggio delle Virtù teramane,
un pezzo di pecorino fresco,
i biscotti appena sfornati
e un paio di libri di ricette ovviamenti scritti da lei.
Detto questo si va a casa si fanno lessare gli spaghetti (di cui sopra) intanto si fa insaporire in qualche cucchiaio di olio extravergine uno spicchio di aglio e si aggiunge un'abbondante cucchiaiata di peperoncino dolce (sempre di cui sopra).
Si condiscono gli spaghetti e prima di mangiarli fotografateli  :D
Beh era talmente bello da vedere sto piatto che quasi quasi non lo volevo mangiare.
Però.... l'ho magiato!!!!

P.S. La maestra di cucina (di cui sopra) è Francesca D'Orazio Buonerba, guardate il suo Blog http://ladyerbapepe.com/ vi troverete di tutto e di più e le bellissime foto sono fatte da suo figlio Lele Buonerba.

SPAGHETTI INTEGRALI CON TONNO E POMODORI (semprelight)

Questo è uno dei miei piatti preferiti quando sono a dieta, sempre la  http://www.weightwellness.it/ 

100 g di spaghetti integrali (leggasi 100 gr crudi ovviamente).
1 vasetto di tonno al naturale (il migliore per favore)
1 cucchiaino di olio evo
pomodori pelati
prezzemolo
aglio
sale

Dai, il procedimento è semplice quasi da non scrivere.
Comunque nell'olio faccio insaporire l'aglio e il peperoncino, aggiungo i pelati e poi il tonno.
facciamo restringere il sughetto e saliamo quel tanto che basta.
Condiamo gli spaghetti cotti al dente con il sugo al tonno spolverizzando con prezzemolo tritato.
Carboidrati, proteine, piatto unico via.
Un bel caffè con un pezzettino di cioccolato fondente come premio e la bilancia ringrazia.
P.S. per chi non è a dieta basta solo aumentare poco poco l'olio.

domenica 26 maggio 2013

I TOTANI DELLA DOMENICA (chiudeteisupermercatineigiornidifesta)

  
La verità è che di domenica i supermercati dovrebbero star chiusi, invece no, e, quando lui esce a fare un giretto, torna sempre con un pensierino carino. Mica per me, per lui.
Ho trovato questi totanetti freschi..., si pare vero, li avevano pescati la mattina nel naviglio.
Che faccio? li cucino ovviamente, per sua fortuna avevo anche in dispensa delle mezze maniche che con i totani ci vanno a nozze. 
olio aglio e tatanetti tagliati della stessa grandezza della pasta.
li ho fatti insaporire, ho sfumato con del vino bianco di quello buono, ho aggiunto un cucchiaio di peperoncino DOLCE e un pizzico di quello piccante.
gli ultimi 2 minuti di cottura della pasta li ho fatti fare nel sughetto.
Avevo anche della bottarga in casa, una spolveratina non ci stava male.
Ecco qua 0' professore è servito, ma una domenica senza far nulla no? :-(

LA CREMA DI NOCCIOLE DI LORENZA (ovverolanutellacefanubaffo)


A chi non piace la crema di nocciole? Alzi la mano.
Nessuno,  lo sapevo. :-D
E se invece di comprare quella famosa, venduta nei bicchieri... nei barattoli in vetro.... quella che si chiama... Nuuuuu...
..............Nun mi ricordo il nome.
Dicevo, invece di comprarla al super se si provasse a farla in casa?
Ma vuoi mettere la soddisfazione. Io c'ho provato, ma l'ho fatta solo due volte, non si può di più, è una droga.
Questa ricetta è della mia amica Lorenza Pliteri (la trascrivo pari pari)  la trovate sul suo blog ricettedistagione.com , fate un giretto sulle sue pagine, Lorenza è bravissima anche per quanto riguarda le ricette homemade (si scrive così? Boh!)
Lei ed io spacciamo pasta madre. Vabbè poi parlerò anche di questo ora, se volete,  prendete nota e preparatevi la vostra crema di nocciole.
La Nutella???? ce fa nu baffo!!!!

Ingredienti
100 g di nocciole tostate, 200 di cioccolato fondente, 160 g di latte di soia, 120 g di  zucchero di canna, 30 g di olio di nocciole.

Portate a bollore in una pentola – grande a sufficienza per contenere una bastardella d’alluminio o una ciotola resistente al calore – 3 dita d’acqua, poi abbassate la fiamma in modo che l’acqua “fremi” appena. Spezzettate il cioccolato e mettetelo nella bastardella a fondere.
 Mettete lo zucchero nel mixer elettrico e frullatelo fino  a quando si trasformerà in zucchero a velo. Anzi, di più: deve essere come una”cipria”. Solo a questo punto unite le nocciole e frullate fino a che rilasceranno l’olio in esse contenuto e trasformeranno l’impasto in una crema. Infine amalgamate l’impasto alla cioccolata fusa.

Mescolate il latte di soia con l’olio di nocciole e aggiungetelo al composto. All’inizio la crema tenderà ad indurirsi: continuate a versare senza timore, ma mescolate di continuo. Al termine risulterà una crema fluida. Cuocete per circa 40′ mescolando di continuo, o quasi.
Trasferite la crema in un vaso di vetro a chiusura ermetica e lasciatela raffreddare prima di chiudere con il coperchio. Appena sarà intiepidita provate ad assaggiarla: è buonissima anche così.
Se non finisce in un batter d’occhio,  è meglio conservare la crema di nocciole in frigorifero e, prima di utilizzarla, lasciarla a temperatura ambiente per 15 minuti.

sabato 25 maggio 2013

FARFALLE CON CREMA DI RICOTTA AL TIMO LIMONATO (lightchepiùlightnonsipuò)


Si lo confesso, sono a dieta mediamente per 5 giorni alla settimana.
Mi sento a posto solo se la zip di quei  jeans sale senza che io trattenga il respiro.
Detto questo se non riesco a smaltire quei chili di troppo (che di solito mi ritrovo a settembre) ritorno alla www.weightwellness.it/ , ma mi succede raramente perchè mi coccolo con delle pietanze giuste, sane e poco caloriche, come questo piatto che mi sono preparata seguita dagli occhi attenti del mio assistente peloso.

Ingredienti semplicissimi
Pasta formato farfalle o ciò che preferite
Ricotta di bufala
timo limonato
1 cucchiaio di olio evo
sale pepe

Setacciate la ricotta e poi mescolatela  a qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Aggiungete delle foglioline di timo limonato  (il gusto del limone con la ricotta si abbina alla grande).
Condite la pasta con questa crema, facolatativa l'aggiunta di pochissimo olio a crudo,  ma il pepe è quasi obbligatorio. 
 Ma se po campà accussì?




venerdì 24 maggio 2013

LA NORMA RISOTTATA E AMMUDDICATA


La Norma, quella di Bellini, Casta Diva cantata dalla Callas, da accaponare la pelle. Vabbè!!!!
Questo però è un delizioso piatto catanese:

Pasta a la Norma catanisi Si fannu cociri 150 gr. di spaettu o bucatini a testa (vennu puru boni li cavatuna riàti). Si sculanu e si conzanu prima di tuttu cu abbunnanti ricotta salata grattata, poi cu sarsa di pumadoru friscu fatta cu agghia pistata e abbunanti basilicò. Si cci agghiuncinu milinciani fritti a listiceddi. Si metti 'ntavula bedda cavura... e ciavurusa!  Eeeehhh, l'ho presa dal sito www.provedi.it

Sperando che Bellini non si rivolti nella tomba io l'ho fatta con il riso e c'ho aggiunto pure un po' di mollica "ammuddicata" come si suol dire in terra di trinacria.
Melanzane tagliate a cubetti e fritte in poco olio, aggiunta di pomodori pachino, sale e pepe.
Riso lessato al dente condito con poco olio, mollica leggermente tostata, ammuddicata appunto, e basilico siciliano.
Spero che le amiche catanesi mi rivolgano ancora la parola.  :-(

giovedì 23 maggio 2013

'NDUNDERI DI RICOTTA CON POMODORI DEL PIENNOLO (fa tanto figo dire così)



In costiera amalfitana a pochi chilometri dalla mia Salerno troviamo Minori, cittadina accreditata nella tradizione culinaria della Campania.
Gli 'ndunderi ne sono una testimonianza. 
Per la conformazione un po' molliccia, una persona con questa caratteristica (nella mia zona) viene proprio definita nu Ndundero :-), nel nostro caso sono un semplice impasto di farina e ricotta. :-)
Li ho visti prepare da uno chef in TV e avendo gli ingredienti li ho fatti subbbito subbbito.
Per tirarmela menziono nel titolo della ricetta i pomodori del piennolo,
ma in casa avevo i pomodorini in scatola e sono venuti buoni quasi uguale.
si fanno proprio ampress ampress, credetemi.

pe' mpastà gli ndunderi serve: (per 4 persone)
200 g di ricotta di vacca
125 di farina
2 tuorli
2 cucchiai di formaggio grattugiato (quello che vi aggrada)
sale pepe (ci vorrebbe pure la noce moscata ma amme nun me piace)

per il condimento:
solite cose:
cipolla
pomodori (del piennolo vedi foto)
olio evo
basilico (non c'è nella foto perchè non ne avevo, ma ci vuole)
sale, pepe
formaggio grattugiato  (parmigiano o ricotta salata o pecorino)

Procedimento:

Impastare tutti gli ingredienti degli 'ndunderi e lasciamo riposare l'impasto per un'ora in frigo.
Formiamo dei cordoncini e tagliamo questi gnocchi che poi passeremo sui rebbi di una forchetta.
Prepariamo il sughetto. Mica devo spiegarvelo, non sapete fare un sugo veloce? e no eh?
Bene,  lessateli conditeli, una nevicadta i formaggio, e ..... chevvodicoaffà?


mercoledì 22 maggio 2013

LE "NOSTRE" FARFALLE


Mentre cucinavo questa ricetta, (si perchè oggi volevo farne a meno, ma 'o prufessore, ha chiamato che veniva a pranzo e mi sono dovuta attrezzare) avevo la TV accesa e ascoltavo uno chef che mentre eseguiva la ricetta ne descriveva i passaggi. Voglio provare a farlo  io pure come parlano in TV.
Prendiamo le NOSTRE farfalle e caliamole in acqua bollente salata.
Prendiamo le NOSTRE zucchine e facciamone una dadolata.
In una padellina facciamo tostare i NOSTRI pinoli perchè danno CROCCANTEZZA al piatto
facciamo rosolare la NOSTRA cipolla in un po olio e aggiungiamo le NOSTRE zucchine.
Tagliamo dell'erba cipollina, scoliamo le NOSTRE farfalle, e aggiungiamole nel NOSTRO sughetto con il PUCCINO e decoriamole con l'erba cipollina che da alla NOSTRA ricetta una nota di FRESCHEZZA e i pinoli che danno la CROCCANTEZZA.
AHO', ma è proprio tutto VOSTRO????  ma chi ve lo tocca???
Ecco chi lo tocca: guardate un po'  !!!!!
P.S. Le MIE farfalle le ho cotte nell'acqua dove ho aggiunto una bustina di zafferano.... NOSTRO :-)


'O SCIALATIELLO


Scialare: Vivere con larghezza di mezzi, ma nella "lingua" napoletana sta pure a significare: godimento,
me so' scialato, vi assicuro che è ciò che succede quando si mangia questo tipo di pasta fresca
Io riadatto 2 ingredienti a seconda del sugo che li accompagna, e la variazione la propongo nel formaggio e nelle erbe aromatiche.
Esempio, se preparo un sugo al pomodoro uso parmigiano e basilico tritato, carciofi trifolati?  beh allora pecorino e menta. Dai su un po' di gusto e fantasia in cucina ci vuole , o no?
Eccovi la ricetta classica:


Scialatielli
per 4 persone o per 3 affamate :-)


300 g di farina 0
100 g di semola rimacinata (farina di grano duro)
2 cucchiai colmi di pecorino grattugiato
1 uovo
100/120 g di latte intero (quello scremato è acqua fresca)
5/6 foglie di basilico
1 cucchiaio di olio evo

Preparazione:
Setacciare le due farine su una spianatoia, formare una fontana, al centro rompervi l'uovo e sbatterlo leggermente con una forchetta, aggiungere il pecorino, il basilico tritato finemente e il latte a poco a poco finchè l'impasto risulti consistente al punto giusto. Lavorarlo per 5 minuti circa. Formare un panetto e porlo fra due piatti fondi, farlo riposare per una ventina di minuti. (Il glutine deve rilassarsi se no non si riesce a stendere la sfoglia.)
Stendere la sfoglia con il matterello fino a renderla dello spessore di 4-5 mm e lasciarla asciugare un po' per poterla poi tagliare senza difficoltà.
Tagliare gli scialatielli quasi larghi come le tagliatelle e per una lunghezza di  10-15 cm.
Lessateli conditeli e..... scialatevi!!!!!

FORMAGGIO CON LE FUSA


Succede sempre così, ogni volta che ho la lezione di cucina non ceno, o mangiucchio qualcosa che è avanzato (nulla o quasi). Così verso le due mi viene fame e se non mangio qualcosa non riesco ad addormentarmi, il mio pensiero va sempre la, nel ripiano del frigo, quello dove ci sono i formaggi, e al mio pane fatto con la pasta madre.
Ok mi alzo, al buio ed affamata e vado in cucina.
Lui arriva appena sente la porta del frigo che si apre.
E come sempre ci troviamo sul mio letto, lui sopra di me, e piano piano e con gusto ci mangiamo pane e formaggio, un pezzo a me un pezzo a lui.
Di sottofondo.... un leggero rumore di fusa.


martedì 21 maggio 2013

SAGNA 'NCANNULATA DI GRANO ARSO CON POMODORI E BASILICO



Ma voi lo sapevate dell’esistenza del grano arso? Personalmente l’ho scoperto quest’ estate vedendo sulla pagina fan di Palma D’Onofrio una serie di fotografie da lei postate mentre preparava la pasta fresca fatta con questo grano tipicamente pugliese. Ho avuto la fortuna di rivedere  Palma nelle giornate dedicate al Food  Revolution Day,  e guarda caso, per l’evento, teneva il laboratorio “Dal grano tenero al grano arso”. Questa particolare farina di grano duro nasce da un'antica tradizione dei contadini pugliesi i quali raccoglievano i chicchi di grano rimasti a terra dopo la mietitura e la bruciatura delle stoppie. Ritornata i auge da qualche anno i prodotti  che utilizzano questa farina presentano  un retrogusto affumicato dovuto non alla bruciatura ma bensì ad una corretta tostatura. 
Beh che dovevo fa, alla fine della dimostrazione visto che era rimasto tutto li, ho pensato bene di portarmi a casa queste sagne 'ncannulate  fatte fresche fresche dalle manine della magistra. 
Sughetto semplice semplice con aglio olio pomodorini qualche foglia di basilico fresco e il connubio con il retrogusto affumicato delle sagne è stato il paradiso per il mio palato e per quello del professore. 
Urge un sacchetto di farina di grano arso, ci voglio provare io pure a farle, ecchecavolo.


lunedì 20 maggio 2013

SCIALATIELLI CON MAZZANCOLLE "DISTRATTE" AL PROFUMO DI LIMONE


 

Qualche sera fa, un gruppo di signore amiche di Tiziana, hanno voluto a casa di una di loro la serata “Profumo dei Tarocchi”. 
Ovvero lezioni di cucina e lettura degli Arcani.

Titti ed io ci siamo attrezzate ed è venuta  fuori una cosa veramente carina.

Io ho preparato gli impasti per  gli scialatielli e la pizza con la scarola e Tiziana la caprese  al limone e il sugo per gli scialatielli.

Eccallà la solita distratta si è dimenticata gli asparagi, e mo?

Si è inventata questo sughetto che vi assicuro era così buono che oggi l’ho rifatto pe ‘o  prufessore  (mio marito) e mo’  ve lo spiego.


Ingredienti
Scialatielli freschi
Olio evo
Pinoli
Mazzancolle 
Bottarga
Cognac
Aglio
Limone non trattato
sale pepe 




Le quantità ?  AP  (A Piacere,   secondo i vostri  gusti qui non siamo fiscali)

Fate rosolare un paio di spicchi di aglio con qualche cucchiaio di olio evo. Aggiungente delle mazzancolle sgusciate  fatele insaporire e bagnate con del cognac. Intanto fare tostare leggermente dei pinoli e grattugiate la scorza di un limone non trattato.

Aggiungete la scorza di limone e poi i pinoli  alle mazzancolle e fate insaporire per qualche minuto.

Condite  gli scialatielli (fatti con prezzemolo tritato e pecorino) con il sughetto di mazzancolle e  una bella spolverata di bottarga e se gradite un pizzico di pepe.

Ah mi raccomando … eliminate l’aglio e piano con il sale,  la bottarga è bella saporita.

Volete la ricetta per fare gli scialatielli?  La prossima volta  va.